Messico, quarantena e viaggi nell’era della pandemia

L’anno che abbiamo vissuto sicuramente è stato uno dei più problematici e impegnativi negli ultimi decenni. Il 2020 è un anno che verrà ricordato con dolore da tantissime persone, sia perciò che abbiamo perso che per quello a cui abbiamo dovuto rinunciare.

Tra le tante cose di cui ci siamo privati in questo anno, sicuramente la possibilità di viaggiare è stata tra le più avvertite. Sia che tu fossi un veterano con un viaggio programmato al mese o una famiglia che si fa la vacanza annuale per ricompensarsi del duro lavoro, in entrambi i casi si è dovuto cedere e rimanere chiusi nella propria casa.

Anche quando i confini sono stati riaperti, le misure di controllo non si erano allentate e di fatto rendevano impossibile viaggiare per molti: basti pensare al Messico, il quale per salvaguardare il benessere dei propri cittadini (bene inviolabile) era stato costretto a suggerire una quarantena di quattordici giorni per tutti coloro che arrivavano nel paese.

Chiaro che l’impossibilità di muoversi e incontrare altre persone per 14 giorni non aveva reso un viaggio più fattibile di un confine chiuso in tutto e per tutto, ma questa procedura ha permesso al paese di tenere sotto controllo il problema e togliere la richiesta di quarantena all’arrivo.

Infatti questo arco di tempo un tempo necessario è oggi sparito, il che rappresenta una notizia meravigliosa per tutti coloro che vogliono visitare questo paese e le sue meraviglie.

L’esempio del Messico è stato seguito e adattato in vari paesi e, in generale, è l’emblema di come sarà possibile tornare a viaggiare un giorno: sebbene la maggior parte delle persone confidino in un cambiamento repentino della situazione e che la malattia sparisca tanto velocemente quanto è comparsa, realisticamente parlando assisteremo a un processo graduale.

Da un divieto assoluto a delle precauzioni da prendere al decollo e all’arrivo, fino alla possibilità di viaggiare dopo il vaccino o una volta che la pandemia sarà meno diffusa. D’altronde al mondo ci sono altre malattie fortemente contagiose e nel caso in cui si voglia viaggiare in un paese in cui si trova un determinato virus, da sempre vengono richiesti degli accorgimenti (come per viaggiare in alcuni paesi africani, ad esempio).

Sebbene un anno ci sembri un arco di tempo enorme da riempire, soprattutto per coloro che erano abituati a viaggiare molto spesso e che magari hanno una cartina in camera in cui segnano i posti visitati (e che non viene aggiornata da un po’), dobbiamo ricordare i cambiamenti che sono avvenuti in questo periodo e non perdere la speranza.

Per questo il consiglio è quello di rimanere aggiornati in termini di viaggi, verificare dove e quando è possibile viaggiare e non dimenticarsi che cambiamenti ai regolamenti possono essere attuati tutti i giorni, per questo è bene documentarsi in tempo reale.

Il rovescio della globalizzazione è passare da un mondo a portata di mano a essere vincolati in casa, ma il mondo è ancora là fuori che ci sta aspettando.